martedì 12 ottobre 2010

Considerazioni molto superficiali su Ubuntu 10.10

Sottotitolo: superficiali quanto inutili. Disclaimer: come si può intuire dal titolo parlerò solo del livello estetico e le percentuali sono calcolate con lo stesso metodo con qui il PresDelCons calcola il tasso di approvazione.

Diciamo subito che l'ho provato per un giorno con l'utilizzo da utonto (un po' di internet, un po' di streaming, un po' di chat) e non ho approfondito l'utilizzo escluso il cambiare subito metà delle impostazioni di default.

Non è una novità, ma è sempre più marcata l'apparente inutilità di un terminale che per quanto possa far storcere il naso al 91% degli utenti linux può soltanto far sorridere il resto del mondo. Il restante 91% della popolazione probabilmente chiederebbe cosa è un terminale, ma torniamo seri. L'impatto è molto solido, coerente, i menu sono chiari e in pochi click si può cominciare ad utilizzare il sistema fresco di installazione. Tutto funziona (ma forse sono solo stato fortunato). Le cose che si collegano a Internet sono nel menu Applicazioni > Internet quelle per l'ufficio Applicazioni > Ufficio... fantastico (nulla di nuovo comunque eh ma per uno che è la prima volta che vede gnome ehm volevo dire ubuntu è tanta roba...)

L'Ubuntu Software Center è ben fatto, la suddivisione in categorie funziona così come pure la ricerca, ma data la grande disponibilità di alternative non è semplice districarsi nelle numerose proposte.

"La bellezza è una feature" di stampo "Jobsiano" sta prendendo forma non solo come idea, ma anche come scelte stilistiche, ma per introdurre il paragrafetto totto è ottimo dato che l'85% (cifra generata automaticamente) degli utenti a***e lo sono perché il m*c è bello.

Io sto con Mark Shuttleworth e ammiro il suo progetto. So benissimo che è un'azienda e che il principale obiettivo è fare i soldi, ma sembra avere una chiara visione di dove vuole portare la distro linux più usabile da chiunque.

In conclusione

Consiglio di provare questa nuova release a chiunque abbia un minimo di curiosità.

Sono legato nostalgicamente a Ubuntu come lo si può essere alla prima ragazza delle medie, sì, quella che poi hai lasciato ed è diventata molto attraente col tempo. Forse ti penti di non averla seguita, ma poi guardi alle tue necessità e capisci che non riusciresti a gestirla.

Mi rendo conto di non aver detto nulla di nuovo, ma era più per dire.

Io intanto la disinstallo

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